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3
Oct

UP TO DATE: ADENOCARCINOMA PANCREATICO

Si è tenuto lo scorso 28 settembre, nella splendida cornice storica della Scuola Grande di San Marco, il convegno “Up to date: adenocarcinoma pancreatico”.
Il riscontro è stato molto positivo ed alta l’affluenza del pubblico presente per ricevere l’aggiornamento su  una delle tematiche cliniche più ricorrenti: il tumore del pancreas. Si tratta infatti di una malattia tra le più difficili da affrontare, che negli ultimi anni ha registrato un’importante crescita esponenziale. Si stima infatti che nel 2030 sarà la seconda causa di morte per neoplasia solida.
Per questo motivo il Dr Roberto Merenda, primario della chirurgia dell’Ospedale Civile di Venezia, con la collaborazione del Dr Claudio Bassi, primario dell’istituto del Pancreas del Policlinico Borgo Roma di Verona, ha deciso di affrontare questo tema tanto importante quanto complesso.
Chirurghi, endocrinologi, oncologi, anatomo patologi e radiologi che si sono susseguiti nelle varie relazioni, hanno evidenziato i progressi raggiunti negli ultimi anni, sia nel campo diagnostico che chirurgico oltre che oncologico.
Esiti: la prognosi del carcinoma del pancreas è condizionata dalla precocità della diagnosi, infatti, in questi casi è possibile realizzare un intervento chirurgico il più radicale possibile. Identificare la lesione e il suo stadio di avanzamento è vitale nella scelta della corretta terapia da adottare. Prima di tutto è rilevante stabilire se affrontare la terapia neoadiuvante prima o dopo l’intervento, poiché tale trattamento porta a molti cambiamenti patologici. Una volta fatta tale valutazione ci sono altri fattori rilevanti da considerare prima di   operare   un paziente affetto da adenocarcinoma pancreatico: presenza di malattie cardio-vascolari, obesità e condizioni infettive multi-resistenti. Quando si decide di intervenire, si deve valutare la tecnica chirurgica più appropriata. Ogni approccio ha i suoi lati positivi e negativi e sostanzialmente correlati al tipo di tumore. La chirurgia è sicuramente riconosciuta come il trattamento che offre le maggiori possibilità di cura, anche se soltanto il 15-20% dei pazienti presenta un tumore resecabile al momento della diagnosi.
Da quello che si evince dagli interventi dei famosi specialisti del congresso, la chiave del successo per fare sempre più passi avanti nella cura di queste patologie è la multidisciplinarità. Fondamentale è la condivisone e l’aggiornamento continuo, tale per cui questi eventi si rendono necessari al fine di mettere in contatto i maggiori esperti della materia; è solo attraverso il dibattito e il confronto continuo che si possono sviluppare tecniche sempre più innovative per sconfiggere questa terribile malattia.

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